ADDIO DO FANTIN 2024

MEDIOEVO NEL BORGO 2024


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OGGI 13 AGOSTO 2024

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Storia, tradizione, folklore e quest’anno anche una finestra dedicata alle “radici”, con le iniziative di Cogorno destinate agli italodiscendenti: le rievocazioni storiche del Levante Ligure – Torta dei Fieschi di Lavagna e Addio do Fantin di Cogorno -  legate alla nobile famiglia dei Fieschi conti di Lavagna sono una tradizione consolidatae di grande valore storico-culturale, ma anche molto gradite ai turisti per il sapiente mix di contenuti e di spettacolo che offrono.

Cogorno, che può vantare come palcoscenico d’eccezione il sagrato della trecentesca Basilica dei Fieschi a San Salvatore, comincia il 12 agosto con Medioevo nel Borgo.

Tutti gli eventi sono curati dal Comune di Cogorno con i gruppi  storici Sestieri di Lavagna e Le Gratie d’Amore e la partecipazione di rievocatori e artisti da tutta Italia. La ricostruzione di un villaggio medievale in un giorno di festa, popolato di artigiani, contadini e mercanti. In scena nobildonne, giullari, mangiafuoco, un falconiere con i suoi assistenti e uno straordinario parterre di rapaci, giochi a tema medievale per i più piccoli e non solo, prove pratiche di tiro con l’arco, laboratori dedicati al ricamo e alla scrittura medievale. E poi gastronomia tipica con la Sagra del Contado.  

Alla sera lo scenario cambia e si integra con quello che è il tema del 2024 degli eventi di Cogorno, Comune delle Radici: la riscoperta dei legami con i tantissimi liguri che nel corso dei secoli sono emigrati in tutto il mondo senza mai dimenticare la loro terra d’origine. Ecco allora il Laboratorio della Memoria realizzato dall’amministrazione comunale con Italea Liguria: gli italo-discendenti racconteranno le loro storie di emigrazione e di ritorno, e la testimonianza di Marco Levaggi, medico, collezionista e cultore di storia locale. A chiudere, la proiezione in anteprima del cortometraggio di Elio Esposito Quell’ultima nota d’amore. Prie Neigre dedicato alle portatrici d’ardesia di Cogorno e che contiene anche una toccante storiadi emigrazione.

Il 13 agosto

lo scenario si trasforma nuovamente e la Basilica dei Fieschi diventa lo sfondodel banchetto di addio al celibato (“addio do fantin” in genovese) del conte Opizzo. Alla luce delle fiaccole, in un’atmosfera fiabesca,  il sagrato ospita dame, cavalieri, armati, musici e giullari nella ricostruzione di una festa medievale. Musiche antiche e danze, giochi d’arme e di fuoco, bandiere e tamburi, l’arrivo dei nobili ospiti e il saluto del conte, l’annuncio delle nozze da parte dell’Araldo. Una notte magica che riesce a trasportare protagonisti e spettatori indietro del tempo. Intorno, nella Corte delle Arti, dei Mestieri e dei Sapori Antichi, artisti , artigianie gastronomia tipica.

L’edizione 2024, nel segno delle Radici, sarà speciale anche perché vedrà protagonista un Fieschi che di fatto ha traghettato la nobile famiglia dal Medioevo all’Età moderna. Bartolomeo Fiesco, ammiraglio e amico di Colombo, comandante della caravella Vizcaina nell’ultimoviaggio verso le Americhe, protagonista di una traversata avventurosa alla ricerca di aiuti per Colombo e più tardi testimone delle sue ultime ore di vita nel 1506 a Valladolid. Senza Bartolomeo, forse  la storia di Colombo e della scoperta delle Americhe avrebbe avuto esiti differenti. Di sicuro, un grande protagonista della sua epoca, un “emigrante” ante litteram destinato a cambiare la Storia.